Via Andrea Ponti, Via Luigi Brugnatelli, Via Malaga e Via Dionigi Bussola a San Cristoforo sono una serie di vie sviluppatesi nell'epoca delle prime fabbriche a cavallo del 900, case di ringhiera e edifici industriali caratterizzano quest'area un tempo "povera". Lo spazio in questione si trovava a ridosso del canale creato per far defluire il fiume Olona che qui diventa Lambro Meridionale dopo il naviglio Grande. La presenza della ferrovia e il tempo hanno trasformato quest'angolo di terreni inutilizzati in terra di nessuno. Vegetazione selvaggia, incivili che lasciano immondizie di ogni genere perché nessuno li può vedere (come se vivessero in un altro pianeta), insomma, degrado. Qui un comitato di cittadini si è stufato di questo stato di cose e ha trasformato un tratto di terreno in un giardino per la comunità del quartiere. Molto bella l'idea e la trasformazione. Peccato non ci sia stata più collaborazione da parte del Comune. Terreni adiacenti, forse di privati, ancora incolti e degradati, marciapiedi inesistenti e disordine ovunque. Via Malaga che sbuca da sotto la ferrovia è stata chiusa al traffico.
Sarebbe così bello se l'intero spazio fosse sistemato a verde, un bosco percorso dal canale, invece per ora dobbiamo ringraziare i cittadini che si sono prodigati per rendere grazioso uno spazio altrimenti brutto, e grazie anche al consenso del Comune che ha permesso di realizzarlo.
GIARDINO NASCOSTO è un’iniziativa dell’associazione “Comitato Ponti” , Associazione di Promozione Sociale nata nel 2012 grazie ad un gruppo di cittadini volontari che in questi anni hanno promosso e partecipato a numerose attività volte alla riqualificazione della zona, operando in collaborazione con i soci, gli amici e con le istituzioni. Il 18 Giugno hanno firmato con il Consiglio di Zona 6 la convenzione per la realizzazione del “giardino condiviso” che avrà come caratteristiche le attività di giardinaggio e coltivazione collettiva, laboratori, incontri culturali e momenti di socialità.
Il Giardino Nascosto si trova in via Bussola angolo via Malaga lungo un tratto del fiume Lambro Meridionale
Cosa sono i Giardini Condivisi?
Da aree abbandonate e in stato di degrado a ‘giardini condivisi’.
È questo il senso di un progetto sperimentale avviato insieme all’assessorato al Demanio che permetterà di procedere alla riqualificazione a verde di aree comunali degradate e attualmente inutilizzate, grazie alla partecipazione delle associazioni. I giardini condivisi verranno utilizzati per il giardinaggio collettivo, ornamentale o orticolo, con particolare attenzione all’aspetto ecologico. Il procedimento per la realizzazione dei giardini condivisi, si articola nelle seguenti fasi:
- Presentazione ai competenti uffici di Zone di una proposta di realizzazione del giardino condiviso su un’area di proprietà comunale da parte di cittadini riuniti in Associazioni no profit. La proposta dovrà essere accompagnata da una relazione descrittiva con la quale l’Associazione illustrerà il progetto di “massima” del giardino condiviso.
- Verifica da parte dell’Amministrazione che l’area sia effettivamente di proprietà del comune e inutilizzata
- Verifica da parte del Consiglio di Zona che il progetto presentato sia coerente con gli obiettivi e le finalità del “progetto giardini condivisi”
- Stipula di un apposita convenzione tra associazione e il competente settore Zona.
- Presentazione ai competenti uffici di Zone di una proposta di realizzazione del giardino condiviso su un’area di proprietà comunale da parte di cittadini riuniti in Associazioni no profit. La proposta dovrà essere accompagnata da una relazione descrittiva con la quale l’Associazione illustrerà il progetto di “massima” del giardino condiviso.
- Verifica da parte dell’Amministrazione che l’area sia effettivamente di proprietà del comune e inutilizzata
- Verifica da parte del Consiglio di Zona che il progetto presentato sia coerente con gli obiettivi e le finalità del “progetto giardini condivisi”
- Stipula di un apposita convenzione tra associazione e il competente settore Zona.