“Milano avrà un nuovo spazio espositivo grazie alla collaborazione tra pubblico e privato nell’ottica di una città sempre più europea e internazionale – ha dichiarato la vicesindaco con delega all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris –. È doppiamente significativo che questo nuovo spazio per l’arte e la cultura contemporanee, aperto a milanesi e turisti, possa nascere dalla riqualificazione di un immobile industriale dismesso, in un quartiere decentrato oggetto di importanti trasformazioni urbanistiche”.
“Il nuovo spazio espositivo Armani rappresenta un ulteriore tassello per il rinnovamento del sistema culturale milanese e si inserisce perfettamente nel processo di cambiamento in atto nella zona di via Tortona – ha spiegato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. L’ex area industriale dell’Ansaldo si sta trasformando in un polo multiculturale importante e variegato. Qui, da una parte, sorgerà il bellissimo Museo delle Culture progettato da David Chipperfield e, dall’altra, sorgerà il nuovo progetto ‘Industria pubblica culturale’. “In pochi metri si condenserà una proposta culturale eterogenea sia per i temi – moda, design, arte e cultura dei Paesi del mondo, eventi musicali e di intrattenimento – sia per i pubblici che attirerà – professionisti della moda e del design, turisti, studiosi d’arte, giovani, operatori dello spettacolo”, ha concluso l’assessore del Corno.
“È Milano la città dove ho scelto di vivere e di lavorare, e che è stata per me una dura, leale maestra. Mi ha insegnato che niente si ottiene a caso, ma che si possono raggiungere i più difficili traguardi con l’impegno quotidiano, che la riservatezza è una virtù che non esclude colore e senso dell’accoglienza, che quello che oggi si pensa qui, domani lo penserà il paese. Ho sempre pensato che il mio lavoro in altre città sarebbe stato diverso e che difficilmente il mio stile sarebbe stato così fortemente italiano e nello stesso tempo internazionale”, ha affermato Giorgio Armani. “Per questo ho deciso di mettere a disposizione della mia città il frutto del mio lavoro, fatto non soltanto di abiti, ma anche di senso della materia ed esperienza. Ho ritenuto che potesse essere interessante per tutti. In particolare, per i giovani che si avvicinano numerosi alla moda e al design, e che in questo patrimonio potranno trovare ispirazione e spunti per dare vita a nuove idee e alle aziende del futuro. Quel futuro che bisogna imparare a costruire giorno per giorno. Sono lieto”, ha proseguito Giorgio Armani, “di avere trovato piena sintonia per questo progetto con il Comune e le istituzioni milanesi che hanno dimostrato sensibilità e attenzione verso un settore così importante per l’economia cittadina di oggi e di domani”.
Il nuovo spazio espositivo, che sarà realizzato interamente con risorse private e senza alcun contributo pubblico, “potrà partecipare alla rete museale del Comune – si legge nella delibera – mediante iniziative di valorizzazione delle risorse culturali cittadine con progetti di carattere nazionale e internazionale”. Ospiterà la collezione permanente di abiti, disegni, immagini realizzate dallo stilista, così come mostre d’arte tematiche temporanee legate alla moda, al design, alla creatività, con particolare attenzione alle nuove generazioni di stilisti e designer. Sono previsti anche spazi dedicati alla formazione, alla ricerca, allo studio, all’approfondimento e alla divulgazione della storia della moda e del costume nelle sue diverse declinazioni: aule didattiche, una biblioteca, uno spazio conferenze, oltre ad aree per le connesse attività di comunicazione ed eventi, con servizi per il quartiere e per la città.
Le linee di indirizzo dell’accordo quadro tra Giorgio Armani Spa e l’Amministrazione comunale per la collaborazione nel campo delle attività culturali ed espositive, prevedono una serie di servizi e agevolazioni per i cittadini, in particolare per gli studenti universitari, le scuole elementari, medie inferiori e superiori, i visitatori over 65. Previsto inoltre l’ingresso gratuito per tutti nelle giornate di blocco del traffico durante le quali lo spazio espositivo sia aperto al pubblico.
L'area ex Ansaldo di via Bergognone e via Tortona |