giovedì 16 maggio 2013

Il Palazzo Medici a Milano

Credo che in pochissimi conoscano la storia del Palazzo Medici di Milano. Proprio quei Medici, la famiglia che ha governato per secoli su Firenze, alleata con Milano nel quattrocento. Pochissimi perché come al solito a Milano non ci si sofferma sul passato e molti gioielli storici non sono valorizzati e spesso nemmeno ricordati.

In Corso Magenta, nel cortile del civico 29, cui si accede dal portone di un banale palazzo di edilizia povera di metà ottocento, si cela un gioiellino del quattrocento. Il cortile è mal tenuto, disordinato, e l'antica parete in mattoni è nascosta da piante quasi selvagge e viene utilizzata come appoggio per la raccolta dei sacchi dell'immondizia. E' l'ennesimo esempio di come in questa città vengano tenuti monumenti e palazzi storici, anche importanti. Su di un lato del cortile si trovano tre colonne, anch'esse quattrocentesche, incastonate nella parete in muratura. Rendere visitabile il tutto è forse impossibile, ma vederlo ridotto in queste condizioni è comunque triste.

Sul muro si individuano ancora sei nicchie di grandi dimensioni, probabilmente un tempo decorate con conchiglie; tre sono state trasformate in aperture. Pare si trattasse di un'iniziativa residenziale, tra le più ambiziose e importanti della città rinascimentale, con tecniche costruttive d'avanguardia poi replicate in alcune fabbriche del primo '500. Dietro il muro si trova il salone principale, che un tempo ospitò anche un refettorio quando il palazzo venne trasformato in complesso monastico. Questa sala, con volta lunettata, è lunga ben 37 metri, larga 7 e alta 8 metri. Oggi viene usata come sala cinematografica dal Cinema Orchidea.
Il Palazzo con giardino, donato da Galeazzo Visconti e Lodovico il Moro a Lorenzo de' Medici perché il principe fiorentino avesse un alloggio degno quando veniva a Milano in visita agli Sforza, è tuttora detto Casa Medici. 
La costruzione affaccia da un lato sul un cortile privato di cui abbiamo parlato e dall'altro sull'area un tempo adibita a giardino, ora piccolo parco comunale, con alberi di essenze autoctone (faggi, rovere ed alberi da frutta). Storicamente è stato sempre una pertinenza del palazzo, costitiuendone un'indispensabile complemento storico e ambientale, oggi giardino pubblico.
















Il palazzo adiacente con l'ingresso al cinema Orchidea e al Giardino






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