Chiesa che spesso viene sottovalutata da molti e che invece è ricca d'arte e storia anche perché ha una piccola curiosità riguardante un bellissimo quadro, il San Matteo e l'Angelo.
L'edificio attuale fu consacrato da Carlo Borromeo nel 1582. Il progetto di costruzione è variamente attribuito dai critici all'architetto prediletto dell'arcivescovo Borromeo, Pellegrino Tibaldi, oppure all'architetto genovese Galeazzo Alessi, attivo in quel periodo nel vicino Palazzo Marino.
Soffocato dai palazzi attigui, presenta una facciata a due ordini: quello inferiore, cinquecentesco, è caratterizzato dalla presenza di grosse teste maschili; mentre quello superiore venne terminato nell'Ottocento. L'interno, molto semplice, presenta tuttavia alcune opere degne di attenzione del barocco milanese come: Il sogno di Elia del Morazzone, San Girolamo di Camillo Procaccini, La disobbedienza di Giona del Cerano e il San Matteo e l'Angelo dipinto da Giovanni Ambrogio Figino nel 1586. Quest'ultimo fonte d'ispirazione certa per lo stesso soggetto reinterpretato da parte del mitico Caravaggio, particolare interessante ma sconosciuto a molti.
Peccato
I due dipinti a confronto |